Alina Ditot – 1° premio alla Biennale d’arte di Salerno

Sabato 22 ottobre 2016 si è tenuta la Premiazione della “II Biennale d’arte di Salerno”, presso il complesso monumentale di Santa Sofia a Salerno.

L’artista Alina Ditot era presente con le sue opere insieme ad altri artisti. Tra i quali anche Mimmo Rotella, Jannis Kounellis, Mimmo Paladino, Giosetta Fioroni, Emilio Isgrò, Rabarama e molti altri.

i-7-peccati-ditottiani-alina-ditotVincitrice del 1° premio per la pittura astratta è la nota artista Alina Ditot. 

Subito dopo l’annuncio il commento su Facebook:

“Mentre ero in mostra ad ArtShopping al Carrousel du Louvre ho ricevuto una bellissima notizia. Ho vinto il Primo premio alla Biennale di Salerno 2016 con l’opera “I 7 peccati ditottiani“. Sono molto onorata e felice di aver esposto la mia opera insieme a quelle di Mimmo Rotella, Jannis Kounellis, Mimmo Paladino, Giosetta Fioroni, Emilio Isgrò, Rabarama e molti altri! Grazie di cuore!”

I sette peccati ditottiani è un’opera imponente, 200 cm x 120 cm. Composta da ben 7 tele. In esse possiamo ritrovare i 7 peccati capitali che uniti formano la famosa Croce di Ditot.

Per dare forza a ciò che vuole esprimere Alina Ditot lacera ogni tela e la rilega con lo spago, essa così entra ancora con più brutalità nell’occhio e nella mente di chi guarda.

Lo spago sembra proprio voler ricostruire una nuova esistenza umana sempre più lontana dal peccato. Alina Ditot attraverso questa sua opera trasporta l’osservatore nell’inferno dantesco; un inferno in cui però, al posto di Lucifero, troviamo Beatrice che ci porta in nuovi paradisi dell’Eden. L’artista è conosciuta internazionalmente per le importanti mostre museali e istituzionali a cui ha partecipato e le sue opere si trovano ormai in importanti Fondazioni pubbliche, collezioni private nazionali ed internazionali.

logo-biennale-salernoL’inaugurazione della Biennale ha visto la presenza di migliaia di persone.

Presenti all’inaugurazione, tra gli altri, il vice sindaco Eva Avossa, il presidente della commissione Cultura Ermanno Guerra, i curatori della manifestazione Olga Marciano e Giuseppe Gorga. Il direttore del Conservatorio di Musica “Martucci” Imma Battista. I

l direttore ed editore del Magazine di Arte contemporanea Frattura Scomposta Sergio Curtacci, la dirigente del liceo artistico Ester Andreola, il curatore de la Bienal di San Nicolas, Buenos Aires, Luis V. Gramet.

Agli organizzatori sono arrivati anche gli auguri del ministro Gianluca Galletti.

La Biennale sarà visitabile presso Palazzo Fruscione fino al 20 novembre 2016.

Alina Ditot

alina-ditot-biennale-salernoAlina Ditot nasce a Lasi nel 1980. Ancora giovanissima calca già i più importantipalcoscenici dell’arte mondiale. Città come Parigi, New York, Barcellona, Edimburgo, La Valletta, Bruxelles, Roma, Palermo, Firenze, sono solo alcune delle mete espositive dell’artista.

Gli importanti riconoscimenti arrivano soprattutto dall’estero. Ha partecipato al più importante evento espositivo del 2014 “La Grande Exposition Universelle” che si è tenuto a Parigi, all’interno della Torre Eiffel.

A differenza di tutti gli artisti, lei non nasce con il pennello in mano, bensì con le forbici. Nell’idea ditottiana l’arte deve essere concepita come soluzione al malessere. Per questo motivo, attraverso l’uso delle forbici, l’artista strappa con forza la tela. Uno strappo che ne indica il malessere. Un malessere, rivolto verso i burocrati del segno e gli architetti della forma. Questo malessere, l’artista decide di curarlo attraverso l’uso dello spago. Le ferite vanno ricucite dunque. E lo si deve fare nel più breve tempo possibile.

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