Nobel a Bob Dylan: perché dico sì.

Mentre la televisione un po’ parla da sola un po’ con me, qualcosa attira la mia attenzione più di altre.

Oggi 13 ottobre 2016 Bob Dylan è stato insignito del Premio Nobel per la Letteratura perché “Ha creato una nuova poetica espressiva all’interno della grande tradizione canora americana”. Un sobbalzo ha scosso la sala dell’Accademia Svedese che ha accolto con giubilo la notizia.

Dylan

premio nobel Bob DylanRobert Allen Zimmerman in arte Bob Dylan, nato a Duluth il 24 maggio 1941. Cantautore e compositore statunitense. Distintosi anche come scrittore, poeta, attore, pittore, scultore e conduttore radiofonico.

Una delle più importanti figure degli ultimi cinquant’anni nel campo musicale, in quello della cultura popolare e della letteratura a livello mondiale.

Dal 1963 ad oggi è stato insignito di numerosi riconoscimenti e onorificenze. Ha vinto numerosi Grammy Awards e il premio Oscar nel 2001 per la miglior canzone originale: Things Have a Changed, dal film Wonder Boys. Tra le sue innumerevoli canzoni vorrei citare Blowin’ in the wind ( Soffia nel vento ):

“Quante strade deve percorrere un uomo
prima che lo si possa chiamare uomo?
Sì, e quanti mari deve sorvolare una bianca colomba
prima che possa riposare nella sabbia?
Sì, e quante volte le palle di cannone dovranno volare
prima che siano per sempre bandite?
La risposta, amico, sta soffiando nel vento
La risposta sta soffiando nel vento…”

premio nobel Bob DylanBlowin’in the wind è una famosa canzone pacifista scritta da Bob Dylan nel 1962.
Questo brano è da molti considerato il manifesto della generazione dei giovani statunitensi. Disillusi dalla politica portata avanti negli anni cinquanta e sessanta dal loro paese e sfociata dapprima nella guerra fredda e poi nella guerra del Vietnam.
Canzone dalle domande esistenziali e sempre attuali, soprattutto se pensiamo alla guerra in Siria. Descrive la condizione dell’uomo sempre in lotta tra il bene e il male. Nella ricerca di un ideale di pace e di civiltà. Struggente la risposta della canzone che trova nel vento, forse, la figura che può purificare i cuori dell’umanità dalla ignominia della guerra e dall’indifferenza del male.

Un premio Nobel che il web ha accolto con una condivisione di massa e questo perché Bob Dylan è un mito vivente della musica ed anche perché, non vorrei sbagliarmi, è la prima volta che un musicista-cantautore vinca il Nobel per la Letteratura. Un evento nell’evento.

Perché sì

premio nobel Bob DylanUn premio, questo, che ha riportato in auge il valore socio-culturale della musica e della poesia. In un mondo così privo d’amore ritengo che sia una boccata di aria nuova per i sentimenti.

Sarà molto felice Francesco De Gregori che il 30 ottobre 2015 con l’album “Amore e Furto” ha tradotto e cantato in italiano famose canzoni di Bob Dylan.

La reazione ad una notizia del genere è semplicemente di incredulità e emozione. Per tutti coloro che si cimentano nella scrittura di canzoni e di poesie, come chi vi scrive, questo premio ha dato speranza e voglia di continuare il percorso scelto.

Essere felici per questo Premio Nobel è scontato, ma allo stesso tempo non così comune. Come ho già detto altre volte nessuno fermerà la musica e la poesia non morrà mai. Esse sono incarnate nell’uomo, sommuovono e smuovono le coscienze.

premio nobel Bob DylanCredo che la musica sia la poesia moderna. La musica può essere vista come un ipertesto dove convogliano l’arte cinematografica del videoclip, la parola e le note stesse. La musica è un’arte multiculturale, globale, interculturale che arriva alle persone di lingua differente anche senza traduzione. La musica, insomma, è un canto poetico universale.

Chiudiamo così, proprio con Dylan e una delle sue frasi più famose: “Essere giovani vuol dire tenere aperto l’oblò della speranza, anche quando il mare è cattivo e il cielo si è stancato di essere azzurro.” Avanti giovani.

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