UNISA e referendum costituzionale

Il referendum costituzionale previsto per il prossimo 4 dicembre è un argomento che scotta e nell’ultimo periodo uno dei più ricercati sui motori di ricerca.

img_1878-2Molte le persone che si interrogano sull’importanza di questo evento e sulle sue conseguenze in campo politico e sociale.
Anche gli studenti di Scienze politiche dell’università di Salerno sita a Fisciano-Lancusi hanno acceso un dibattito sulle ragioni e le promesse che questo referendum cerca di dare e sulle aspettative del governo, ma quante sono davvero le domande a cui questa riforma risponderebbe?

Un vero confronto quello quindi affrontato davanti alla platea studentesca, organizzato dalla cattedra di Istituzioni di diritto pubblico dell’Università degli Studi di Salerno. Da una parte a sostegno delle ragioni del Sì il professore Giovanni Guzzetta dell’Università di Roma “Tor Vergata” – dall’alriforma-costituzionale-voto-decisivo-prima-del-referendumtra, a sostegno del No, il professore Salvatore Prisco dell’Università di Napoli Federico II.

Quanto può influire un simile incontro nell’opinione collettiva non possiamo dirlo, in quanto comunque il dibattito purtroppo è stato seguito prevalentemente da studenti e docenti, ma sicuramente si è sviluppato qualcosa di importante in questa giornata, qualcosa che nemmeno le TV nazionali e non erano riuscite a fare nel corso degli ultimi giorni: aprire un confronto vero, promotore di condivisione e ascolto.

unisa“Fondamentale sensibilizzare gli studenti verso un tema così importante – ha dichiarato Luca Esposito, rappresentante dell’associazione studentesca Asp –  Il confronto è importante al fine di un voto consapevole e ragionato, l’università deve porsi come promotore di momenti come questo. Del resto nascerà proprio tra questi banchi la nuova classe dirigente. Il seminario di questa mattina è la prima tappa di altri incontri a cui la nostra associazione darà come sempre il suo massimo sostegno, in sinergia con i nostri professori del dipartimento di scienze politiche da sempre attenti alle esigenze e bisogni dei propri studenti”.

Sarebbe bello che questi confronti non venissero fatti solo in aule studentesche, ma aperti anche a chi andrà a votare il 4 dicembre non sapendo niente e non avendo avuto informazioni chiare e dettagliate sulla riforma costituzionale.

 

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